A passeggio nel centro storico
Per chi sa scoprirlo, il "paese della Bela Rosin" offre scorci di una bellezza struggente, percorsi naturalistici che nemmeno te li immagini, monumenti o gioielli d'arte e d'architettura che restano impressi nella mente e nel cuore. Lasciamoci allora guidare per mano alla scoperta di ciò che questa terra ricca di suggestioni sa offrire al visitatore che non chiede la luna, ma piccoli angoli di paradiso su questa terra che si chiama Roero.
Sommariva Perno, paese di storia e d'arte
E' bello iniziare dal "cuore" storico ed artistico del paese, un cuore che batte dall'antichità, ma che ha trovato slancio nuovo e vitale dal Seicento in avanti. Iniziamo allora la nostra visita dalla chiesa di San Bernardino, a due passi dal Municipio. In forme barocche, a pianta circolare, è stata completamente restaurata di recente dal Comune, che l'ha in comodato d'uso dalla Curia. Affrescata con pregevoli decorazioni a stucco, contiene, oltre ad un bel pulpito, tre tele del sec. XVII restaurate nel '99. Pregevole anche il portale. Percorsa tutta Via Vittorio Emanuele II, il visitatore può sostare in Piazzetta Mirafiori, ridisegnata completamente nei primi anni '90. Su di essa si affaccia l'arco di Vittorio Emanuele II, la "porta" che immette nel centro storico. La costruzione, merlata, di non alto valore artistico o architettonico, è però testimonianza preziosa della "grande storia" che ha coinvolto Sommariva Perno nell'800. Riporta infatti la lapide con la quale i Sommarivesi vollero ringraziare, nel 1888, il "Re galantuomo" che, partendo da quest'angolo di Roero, avrebbe esclamato "Qui farò ritorno quando avrò reso l'Italia indipendente ed una". Ripercorrendo Via Vittorio Emanuele in direzione del centro, si può ancora ammirare, a destra, il complesso delle scuderie del castello, appena restaurate e trasformate in residenza abituale dei discendenti della Bela Rosin, e, a sinistra, l'edificio dell' Asilo di Mirafiori, fondato nel 1888 dal conte Emanuele di Mirafiori, dinnanzi al quale pare ancora di avvertire la presenza della "contessa" Margherita, fino agli anni '50 puntuale visitatrice e dispensatrice di doni ai piccoli alunni dell'asilo. La passeggiata lungo Via Vittorio consente di ammirare affascinati la mole imponente del muraglione del castello di Mirafiori, ingentilito dal profumo e dai colori di rigogliosi cespi di capperi, indubbia curiosità botanica della zona. Sulla piazzetta del castello e su via del Parco si affacciano le finestre dell'appartamento privato del Re Galantuomo, ma il visitatore può solo immaginare (il castello è privato, abitato e chiuso al pubblico) le scene di vita di corte, gli incontri e le feste che animavano il castello nei tempi eroici di Vittorio Emanuele e di Cavour o le automobili che trasportarono l'ultimo Re d'Italia a Sommariva Perno negli anni '30. All'incrocio tra via del Parco e via Provetto è consigliata una sosta nel giardino all'italiana dello scultore Giorgio Fissore ed una visita ad una tipica casa in centro storico, con cortile interno nel quale campeggia una bella meridiana.
Dopo una sosta in piazza Montfrin per ammirare il suggestivo scorcio dell'arco dell'Ala con lo sfondo di San Bernardino e del monumento ai Caduti di tutte le guerre, la visita si conclude nella Chiesa Parrocchiale dello Spirito Santo (sec. XVII) di notevole valore storico, artistico ed architettonico e contenente autentici capolavori del '600 e '700 piemontese.
La fiaba "reale" dell'unità d'Italia
E' la più bella fiaba dell'Ottocento dell'unità d'Italia. Un re e la sua donna, Vittorio Emanuele II e Rosa Vercellana, prima "clandestina", poi moglie morganatica, cioè sposata solo in chiesa. Percorrendo le vie del centro storico è possibile seguire la passeggiata denominata "A spasso con la Bela Rosin" che racconta la fiaba d'amore.
Il volantino della passeggiata è disponibile al seguente indirizzo internet:
http://www.comune.sommarivaperno.cn.it/archivio/news/A-spasso-con-la-Bela-Rosin_179.asp